
Se lavori nelle costruzioni, devi decidere: Sei un tacchino o un professionista?
Un tacchino vive felice e spensierato per 364 giorni all’anno, finché il giorno del Ringraziamento arriva senza preavviso. Ogni giorno sembra una conferma che tutto vada alla grande, finché improvvisamente non lo è più.
“Non è ciò che non sai che ti mette nei guai. È ciò che dai per scontato e che invece non è così.”
— Mark Twain
Nel settore delle costruzioni, troppi manager e imprenditori agiscono come tacchini.
Gestiscono i progetti “a sensazione”, convinti che il passato predica il futuro. Finché non succede un disastro:
- Un fornitore ti lascia a piedi.
- Un cantiere si blocca.
- Una commessa importante salta.
E quel giorno diventi la cena di qualcun altro.
Il professionista invece vive nel dubbio strategico, verifica continuamente le proprie ipotesi, misura tutto ciò che può e agisce di conseguenza.
Il professionista non cerca conferme, cerca eccezioni.
- Perché quel fornitore consegna in ritardo?
- Perché quel cantiere è costantemente sotto pressione?
- Perché quella commessa non è sicura?
Gestire per eccezioni ti permette di anticipare i problemi invece che subirli.
Nel settore costruzioni, essere tacchini può sembrare facile, comodo e immediato.
Ma essere professionisti è l’unico modo per arrivare vivi al prossimo Ringraziamento.
Ora guardati allo specchio e chiediti: Oggi, sei stato tacchino o professionista?